Quindi state puntando sul Made in Italy come valore implicito della nuova comunicazione ?
Il Made in Italy, per chi come Grilli produce realmente presso il proprio stabilimento, deve essere un fattore distintivo. La tradizione toscana come matrice culturale sarà una delle chiavi di lettura che porteremo al prossimo Salone del Mobile. Sapere che la storia può aiutare a recepire processi di rinnovamento attraverso la tecnica, la tradizione e la valorizzazione del prodotto aiuta a percepire meglio il messaggio di una qualità accessibile a tutti.
I sapori della terra, i colori e le sfumature che raccontano una storia millenaria non possono essere cancellati dalle mode passeggere. Avere una Brand Identity forte e riconosciuta sarà uno degli obiettivi del prossimo futuro. Stiamo sviluppando accordi anche con partner locali che possono confermare sia processi di sostenibilità (dal KM0 alla selezione dei materiali utilizzati) che identità di luogo come fattore incrementale.
Allora vedremo tutto questo al prossimo Salone del Mobile ?
Si, in pochi mesi abbiamo introdotto molti temi che sono in corso di sviluppo e fra loro viaggiano necessariamente in parallelo. I designer che collaborano con Grilli sono stati tutti coinvolti in un processo partecipato di rinnovamento delle linee di prodotto ed allo stesso tempo saranno testimonial sui vari contenuti. Sono tutte personalità che appartengono al territorio ed anche questo riflette un bel modello di identità locale, che potrà sostenere una lettura di Grilli come realtà da apprezzare nel panorama del Design in modo importante.
Al prossimo Salone del Mobile avremo un primo assaggio di questo lavoro, in cui si è solo all’inizio di un percorso che avrà la sua presentazione proprio a Milano. Per questo motivo mi auguro che lo sforzo profuso da tutti, a partire dalla proprietà, possa essere incoraggiato attraverso un confronto diretto proprio in questo primo importante appuntamento.